Altro che censori della moralità!

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Preti e mafia

Gli inquirenti italiani sospettano che l’Istituto per le Opere di Religione, vale a dire la Banca del Vaticano, ricicli il denaro dei boss mafiosi.
Il sospetto è nato dalla scoperta di un conto che un prete, Don Ninni Treppiedi, aveva aperto nella sua parrocchia, per effettuare transazioni con i fondi ecclesiastici e truffare lo Stato italiano, consentendo ai clienti della Banca di non pagare quanto dovuto al Fisco.

Venuti a conoscenza dell’illecito, i suoi superiori lo avevano licenziato, ma poi, quando gli inquirenti hanno chiesto loro di rivelare i dettagli del conto, si sono rifiutati di farlo.
Il fatto che la parrocchia di Don Ninni è la più ricca di Trapani, considerata la roccaforte della mafia, ha portato gli inquirenti a ipotizzare che lo stesso prete sia coinvolto nelle operazioni di riciclaggio legate a un padrino della mafia locale.


Se a questa notizia colleghiamo la fuga sempre più precipitosa dei soprannumerari dell’Opus Dei, ci convinciamo che il crollo della fiducia nella Chiesa sta assumendo dimensioni impressionanti.
Europa, Stati Uniti, Chiesa costituiscono le basi di un mondo marcio a cui non guarda più nessuno, che fa sempre più fatica a tenersi in piedi e che crollerà con un tonfo pauroso molto prima di quanto non si immagini.

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Per capire se il governo dei tecnocrati, grazie a una sinistra che balbetta da 20 anni, riuscirà a fare a pezzi l’Italia, dobbiamo attendere il rientro dei parlamentari dalla vacanze.
Riprenderò, pertanto, a mandare i miei post online su questo blog tra qualche settimana.

L’euro è collassato… ma nessuno l’ha notato

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La catastrofe incombe

La notizia, che è stata riportata da numerosi giornali stranieri, è ufficiosa. Il che vuol dire che è certa, ma è stato deciso di non parlarne fino al momento in cui gli struzzi che hanno causato la  catastrofe non potranno più tenere la testa sotto la sabbia.

Il crollo dell’euro renderà meno competitivo il costo del lavoro, decreterà una volta per tutte la fine del lavoro e dell’impresa, ridurrà enormemente i salari, gli stipendi e le pensioni, porterà ondate di licenziamenti e spingerà la disperazione a livelli inimmaginabili, di modo che la rivolta planetaria che tutti temono sarà inevitabile.

Ritorneremo quindi alla lira, ci riprenderemo la sovranità monetaria, ripudieremo il debito, ci libereremo dei politici e dei corrotti e torneremo all’economia reale senza muovere un dito.

Se qualcuno avesse dei dubbi, sappia che la fuga dei depositi dalle banche italiane, irlandesi, greche, spagnole, portoghesi, francesi e belghe è diventata precipitosa, che i prelievi fino a questo momento superano i 40 miliardi di euro al giorno e che tra poco annunceranno la Bank Holiday, un periodo di tempo durante il quale le banche chiuderanno i battenti per trasformare gli euro nelle varie monete nazionali.

Chi poteva ha già ritirato tutto quello che aveva in banca ed è andato a vivere in contrade lontane dalla catastrofe che si è abbattuta sulle nostre teste con la violenza di un meteorite.

Gli strozzini strozzati

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Farage parla del fallimento dell’Europa

L‘Europa ha deciso di salvare la Spagna concedendo al suo sistema bancario un prestito, che non potrà mai essere ripagato, di 100 miliardi di euro.
Il contributo dell’Italia è stato fissato in 20 miliardi da restituire con l’interesse del 3%.

Per reperire questa sommma però il governo dovrà chiedere ai mercati un prestito dello stesso importo e impegnarsi a pagare l’interesse del 7%.
La differenza del 4% tra gli interessi che otterremo e quelli che sborseremo per avere i 20 miliardi è di 800 milioni di euro.

Dal momento che la Spagna non si salverà, l’Italia ci rimetterà 21 miliardi e 400 milioni di euro.
Pertanto, quando i creditori vorranno il loro denaro indietro, saremo costretti a chiedere alla BCE di prestarci questa somma. Ma la Banca Centrale Europea non potrà aiutarci, perché ha già concesso ai PIIGS, 444 miliardi di euro.

La situazione si farà insostenibile quando anche Cipro avanzerà la sua richiesta di salvataggio. Infatti, i dodici Paesi dell’eurozona che restano – che si ridurranno a undici quando sarà il turno dell’Italia – faranno sempre più fatica a racimolare miliardi di euro per tenere in piedi la baracca.
I
l fallimento della BCE trascinerà nel baratro l’Europa. Ecco perché Nigel Farage ha dichiarato che la sua fine è totale e sicura.

Che questo sia vero lo dimostrano le espressioni terrorizzate dei fanatici del neoliberismo che, per convincere le loro vittime lobotomizzate dalla TV ad aspettare la morte su una nave in balìa dei marosi, le terrorizzano, insinuando che, se l’abbandonano, la faranno naufragare.

La diga è crollata

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L’ammaina bandiera dell’Europa.

Un giorno o l’altro doveva pur succedere. Hanno fatto quel che potevano per ridurci alla loro mercé. Hanno creato dal nulla un debito che non potremo ripagare mai. Ci hanno imposto il rigore, il Pareggio di Bilancio e il Fondo Salva-Stati.
Si sono inventati la necessità di acquistare droni e cacciabombardieri per distruggere la Siria, l’Iran e l’Afghanistan. Poi ci hanno detto che era necessario accerchiare la Russia con lo scudo antimissile!

P
oi sono andati avanti a violare lo Stato di diritto, annientare il mondo del lavoro, privatizzare o svendere il patrimonio pubblico, per conseguire il profitto ad ogni costo.
Hanno operato perché la Grecia fallisse e adesso lavorano per
devastare la nostra economia e quella degli altri PIIGS.

Ma proprio quando pensavano di averci sopraffatto e zittito si sono accorti che stavano scivolando nel precipizio e che non avevano più strumenti per salvarsi, perché si erano legati tra di loro con un patto suicida.

Accumulando errori sempre più gravi hanno portato lo spread a sfiorare i 500 punti, hanno creato una marea di disoccupati, hanno causato la bancarotta di numerose banche, hanno scatenato la corsa al ritiro dei depositi e la fuga dei capitali.

Adesso non sanno più che fare. Soros ha previsto il crollo dell’euro tra undici settimane, quando la Merkel non avrà più interesse ad accollarsi i debiti degli Stati dell’eurozona. Sarà allora che l’effetto domino del collasso finanziario travolgerà la UE, causando la fine della nostra civiltà che si è retta finora sul consumismo coatto e il lavoro senza limiti spazio-temporali.

Sono convinto che, non appena il governo tecnico, la cui credibilità è prossima allo zero, non sarà più in grado di rinviare la resa dei conti, nascerà un Movimento Europeo, che coagulerà le proteste che si vanno rafforzando nel Paese, lo sfiducierà, lo contesterà e lo manderà via.
Gli obiettivi ai quali tenderà saranno il ritorno alla sovranità monetaria, la difesa del lavoro, la guerra alla corruzione e al consumismo, il rifiuto del debito, la giustizia sociale, la nazionalizzazione delle banche e la restaurazione della democrazia.

Siamo arrivati alla catarsi

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La situazione che si è venuta a creare in Grecia in seguito al disastro che si è abbattuto sull’eurozona è assai più grave di quanto i bankster non vogliano farci credere. Le possibilità di risalire dal baratro in cui l’hanno spinta sono, infatti, prossime allo zero.

Questo è quanto risulta dalle numerose discussioni che si leggono sui social network, lo strumento che si è rivelato capace di distrarre i giovani greci dai problemi che assillano la loro quotidianità.

Il collasso del mio Paese” – scrive uno studente – “porterà alla guerra civile tra le diverse fazioni che si fronteggiano per occupare il vuoto di potere”.
Ho acquistato carne in scatola e pane secco e li ho nascosti nella cantina,” – rivela un disoccupato – “così potrò tirare avanti ancora per qualche giorno”.

Poiché lo Stato non ha più soldi per comperare il gas,” – risponde un impiegato a chi gli aveva chiesto come facesse a cucinare – “riempio il frigo di latte, formaggi e latticini scaduti e, non appena manca l’energia elettrica, li consumo prima che vadano a male”.

Ho perso tutto” – si sfoga un senzatetto – “e adesso cerco una capanna o una piccola roulotte usata, ma mi chiedono troppo. Il costo della vita è sempre più alto. La fame riporterà il nostro pianeta all’età della pietra, ma quando ce ne accorgeremo sarà troppo tardi“.

Ieri in Spagna siamo arrivati alla catarsi. Milioni di persone, infatti, hanno manfestato per far sapere a Rajoy che non intendono più sottostare al ricatto del debito.

Da che pulpito viene la predica!

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La Chiesa Cattolica è talmente avulsa dalla realtà che si sta trasformando in un circolo di visionari ermeticamente rinchiusi in una torre d’avorio che passano il loro tempo a parlare al vento.

Facendosi interprete delle idee sul sesso delle sue correligionarie, suor Margaret Farley (foto in alto) ha dato alle stampe Just Love, un libro-inchiesta sul rapporto tra sesso e morale nel quale chiede alle gerarchie di rispettare i comportamenti delle persone orientate verso il proprio sesso, perché non hanno niente a che fare con la morale.

Dobbiamo, infatti, considerare non conformi alla morale quei comportamenti che arrecano un danno non solo a coloro che li subiscono, ma a tutta la comunità – come il furto, l’omicidio  o la calunnia – mentre il comportamento sessuale riguarda solo la sfera privata delle persone.

La reazione dei censori della moralità è stata tipica delle istituzioni autoreferenziali che  hanno perduto ogni contatto con la società che pretendono di regolamentare.

Dire, infatti, che le sue idee sono in netta contraddizione con l’insegnamento cattolico è come dire che Galileo aveva torto nel sostenere che la Terra gira intorno al Sole, perché nella Bibbia era scritto il contrario.

Affermare poi che la suora americana ha ceduto all’ideologia femminista equivale a criminalizzare le donne, facendo apparire le loro posizioni come strumentali al diabolico disegno di ledere l’ideologia maschilista.

Addirittura ridicolo è, infine, condannare gli atti omosessuali come intrinsecamente disordinati. Come mai queste cose non le vanno a dire alla famiglia di Emanuela Orlandi  e delle migliaia di innocenti molestati e violentati ogni giorno e in ogni parte del mondo da numerosi preti cattolici coperti dai loro superiori?

Si è aperto il vaso di Pandora

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Il liquame accumulato in secoli di assassìni, torture, persecuzioni, intrighi, genocidi, lotte per il potere, corruzione a tutti i livelli e abusi sessuali a tutto campo ha trovato alla fine una via d’uscita.

In questo momento la pentola a pressione vaticana ammorba l’aria con il suo fetore mefitico e nessuno riuscirà più a porre rimedio a una situazione che già appariva deteriorata negli scorsi decenni.

Gli ultimi eventi che hanno scosso la casa di Dio dalle fondamente sono così vergognosi da rendere inutile la solita farsa delle gerarchie che cadono dalle nuvole, promettono tolleranza zero, ma poi coprono i loro dipendenti con ogni mezzo.

Coloro che manipolano la morale a loro uso e consumo non possono ergersi a Cerberi preposti alla sua salvaguardia. E’ inutile quindi lamentarsi per la sparizione di documenti segreti che portano alla luce lo scontro epocale tra i cardinali che ambiscono alla successione al papa attuale.

D‘altra parte è inutile pure scaricare la colpa sul maggiordomo tacciato ingiustamente di essere un corvo. I laici e una gran parte dei fedeli ha preso coscienza, infatti, che la Chiesa Cattolica è alla resa dei conti con la Storia.

Visto che il maggiordomo non ci stava a rivestire il ruolo di capro espiatorio, le gerarchie hanno cercato di mettere le mani sul Memoriale nel quale l’ex Presidente dello IOR ha scritto di aver visto cose che voi non potete neanche immaginare, l’ha consegnato ai magistrati e ha detto loro “se mi uccidono, cercate in queste pagine il motivo per cui l’hanno fatto”.

Il Vaticano è diventato un nido di vipere e lo sarà sempre di più, fino a quando vivere tra le sue mura diventerà letteralmente impossibile.

Il libro di Nuzzi sarà tradotto in inglese, perché i crimini che hanno arrestato per quasi due millenni  l’evoluzione culturale degli italiani siano conosciuti ovunque.

Le autorità americane non aspettano altro per firmare, a titolo di risarcimento dei danni subìti dai bambini americani da parte dei preti pedofili, gli ordini esecutivi necessari per congelare i beni della Chiesa Cattolica e assestarle il colpo di grazia.

Che i Maya avessero ragione?

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Siamo tornati indietro non di decenni, ma di secoli. Gli eventi inesplicabili, infatti, che una volta si verificavano di rado sono ora all’ordine del giorno.

Le cause di questo ritorno improvviso agli orrori di un passato che ci illudevamo di avere rimosso per sempre sono più numerose di quanto non riusciamo a immaginare.

Ma quelle che hanno favorito in maggior misura il ritorno a una vita da zombie sono le malattie mentali, le scorie nucleari, la droga e la fame.


Questo cocktail micidiale ha devastato la specie che si era definita homo sapiens e l’ha riportata alla condizione di mostri in grado di realizzare senza rimorso i delitti più nefandi.

Pochi giorni fa un uomo nudo è stato ucciso da un poliziotto perché stava masticando la testa di un altro uomo e si era rifiutato di obbedire all’ordine di desistere dal suo insano comportamento.

Da quel tempo si è scatenato l’inferno sulla Terra. In diverse scuole studenti e insegnanti sono stati contaminati da un attacco di orticaria di cui non si hanno precedenti.

Un ragazzo ha azzannato alla gola una donna che nemmeno conosceva, un uomo ha preso a morsi in faccia un senzatetto perché gli aveva chiesto del denaro e una ragazza ha addentato il naso del cugino, tranciandolo di netto.
L‘altro giorno un uomo che sembrava disorientato è stato arrestato su un aereo dopo svariati tentativi di entrare nella cabina di pilotaggio, un altro ha preso a capocciate una vettura della polizia e poi ha sputato sangue sui poliziotti che cercavano di fermarlo e un’altro ancora si è tagliato la pancia con un coltello, ha tirato fuori gli intestini e li ha buttati addosso ai presenti inorriditi.

Nessuno può dire
se siamo di fronte a fatti isolati o all’inizio di un fenomeno che si sta diffondendo con una rapidità sconcertante. Ma l’uomo è terrorizzato dal pensiero che la lotta per la sopravvivenza lo farà sparire dalla faccia della Terra.

Da Lisbona a Vladivostok

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Con il suo viaggio in Bielorussia, Germania e Francia, il Presidente Putin ha voluto imprimere la svolta decisiva a quello che viene definito da qualche tempo l’incubo di Obama.
Si tratta di un piano finalizzato alla creazione di un mercato unico a guida russa nel quadro di un Blocco economico-militare EuroAsiatico che isolerebbe gli Stati Uniti dal resto
del mondo.

Nell’incontro con Alexander Lukashenko il leader della Federazione Russa ha promesso che avrebbe versato una grossa somma di denaro a favore del fondo per il potenziamento delle infrastrutture del Blocco. E ha firmato una dichiarazione con la quale si è impegnato a difenderlo da eventuali sanzioni o aggressioni da parte di Paesi ostili, a fornirgli le sue risorse energetiche a basso prezzo e a finanziare la costruzione di un impianto nucleare.
Si è poi recato in Germania per discutere con la Merkel sul modo in cui rafforzare i loro legami economici e politici nella prospettiva dell’uscita della Grecia dall’euro.

Nell’ultima tappa in Francia Putin ha trattato con Hollande dei rapporti bilaterali tra i due Paesi, dei problemi internazionali e dell’acquisto di navi da guerra in cambio del ritiro delle truppe francesi dal territorio afghano e dal progetto di accerchiamento della Russia. 

La strategia di Putin è quella di realizzare una politica estera autonoma finalizzata a liberarsi della presenza della Nato, per assumere entro il 2016 la leadership economica e militare del pianeta. 

Le gerarchie vaticane allo sbaraglio

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Il Presidente Obama ha appena firmato una legge di attuazione della Riforma Sanitaria, la cosiddetta Obamacare, per la quale tutte le scuole, laiche e religiose, sono tenute a includere nei piani di assicurazione sanitaria dei loro dipendenti l’utilizzo di contraccettivi, al fine di consentire allo Stato il rimborso delle spese per il loro acquisto.

Resosi conto che il terreno cominciava a franare sotto i piedi, le gerarchie vaticane hanno accusato Obama di intromettersi nei loro affari. Hanno fatto sapere, inoltre, che non obbediranno e imporranno ai fedeli di votare per il partito repubblicano alle prossime elezioni presidenziali.
Che abbiano sopravvalutato le loro forze lo provano le seguenti considerazioni.

L89% degli statunitensi pensa che sia giusto controllare le nascite.
Una percentuale ancora più alta è dell’avviso che fare le leggi sia un compito dei
rappresentanti eletti democraticamente dal popolo.
Oggi la stragrande maggioranza dei cattolici,  italiani inclusi, votano con la loro testa. I tentativi degli uomini in gonnella di influenzarli quindi non hanno nessuna possibilità di successo.
I politici americani non hanno niente a che fare con i brainless clown italiani, i quali, per mendicare qualche consenso, assumono nei loro riguardi un atteggiamento ridicolmente servile.

Le gerarchie vaticane non riescono a incidere come una volta nella vita degli italiani. Figuriamoci che cosa possono fare negli Stati Uniti dove la loro presa sulla politica si avvicina sempre più allo zero.
Se non si tireranno indietro, pertanto, perderanno la faccia, come l’hanno perduta e continueranno a perderla in tutti i Paesi che intendono legalizzare i matrimoni gay o riconoscere agli omosessuali il diritto di adottare bambini. Il loro tempo è finito. Se ne facciano una ragione.