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diseguaglianze economiche, giornata contro il capitalismo, mobilitazione europea, movimento polopare di liberazione, pressione fiscale intollerabile
The arrogance of the bankestein has aroused the rebellion in the European Countries. The Popular Movement of Liberation has set up. The fight against the economic inequality and the dictatorship of the vultures will go on as far as the workers will reach their aim.
A Milano erano oltre trentamila i manifestanti che urlavano Noi il debito non lo paghiamo, per dimostrare la loro contrarietà ai sacrifici imposti dai tecnocrati, che pretendono di buttare sul lastrico milioni di italiani per salvare le banche.
Alla Giornata Europea contro il Capitalismo, che mira ad abbattere la dittatura neoliberista, hanno partecipato 400.000 manifestanti, oltre che in Italia, in Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Austria, Olanda, Grecia, Ucraina, Slovenia, Croazia e Polonia. Manifestazioni di solidarietà ci sono state, inoltre, a New York, a Mosca e in numerose città del Regno Unito.
Il neonato Movimento Popolare di Liberazione ha provocato la ribellione degli sfruttati contro la riforma del lavoro imposta con incredibile arroganza dai curatori fallimentari dei bankstein.
La sfida alle diseguaglianze economiche è ai suoi esordi, ma i lavoratori si fermeranno solo quando avranno conseguito i loro obiettivi.
I banchieri sanno che il botto finale è imminente. Infatti, se ne sono già dimessi cinquecento, forse perché hanno perduto anche l’ultima speranza di salvare il capitalismo.
I giovani senza futuro, i lavoratori, gli oppressi e coloro che subiscono in silenzio le ingiustizie del Sistema non devono abbassare la guardia. Se il loro obiettivo è quello di abbattere il capitalismo una volta per tutte, devono informarsi, mobilitarsi e partecipare alla vita del Paese. E’ questa, infatti, la strategia vincente per riuscire a coinvolgere in una lotta senza quartiere contro gli ingordi, i malvagi e i corrotti coloro che non accetteranno mai di vivere nella giungla del Nuovo Ordine Mondiale.